"Occhiali neri", il ritorno zoppicante di Dario Argento
di Luca Corrias
Il Maestro del brivido Dario Argento è tornato nelle sale il 24 febbraio 2022 con "Occhiali neri", prodotto dalla figlia Asia e da Conchita Airoldi in co-produzione con Rai Cinema. Il film esce dieci anni dopo il fallimentare "Dracula 3d", ed è stato presentato alla Berlinale 2022. Questo film è una sorta di ritorno al thriller classico del primo Argento, con degli elementi stilistici che riconducono alla trilogia degli animali e in particolare a "Il gatto a nove code", dove anche in questo film il protagonista è un non vedente. Nonostante alcune scene splatter davvero ben realizzate, una gestione sempre magistrale della suspance e inquadrature tipiche del Maestro che hanno fatto scuola, sono diversi gli aspetti tecnici che non fanno mai decollare il film. Primo elemento poco curato è stato sicuramente la colonna sonora. Qui Argento in passato ci aveva abituati a scelte di gran classe come Ennio Morricone, Goblin, Pino Donaggio e Keith Emerson. In "Occhiali neri" il francese Arnaud Rebotini, musicista elettronico noto per l'utilizzo esclusivo di sintetizzatori analogici, sembra aver composto le tracce senza aver visto il film, talmente risultano sconnesse dalle immagini e dalle atmosfere della pellicola. Questo si evince già dal primo omicidio del killer, dove la musica parte assordante e sembra più di stare in discoteca che al cinema, con un brano tecno/dance che rovina l'atmosfera da thriller. Secondo elemento che risulta difficile da digerire è la recitazione. Non solo la protagonista, ma anche Asia Argento e in generale tutte le altre comparse sembrano poco motivate, nessuno spicca e si ha la sensazione che non si siano resi conto che stavano girando un giallo/thriller. Mancavano forse questi due tasselli a rendere il film godibile e forse anche la convinzione di Argento nella regia. Il suo genio nel farci provare emozioni e sensazioni forti come nei capolavori anni 70' e 80' come "Profondo Rosso", "Suspiria", "Phenomena", "Inferno" in questo "Occhiali neri" sembra quasi frenato e tenuto a bada. Forse è anche per questo motivo che il film non decolla mai, si sente l'assenza della vera anima di Argento, quella cattiva, esplosiva, ossessiva che abbiamo tutti amato tramite i suoi innumerevoli capolavori.